Il libro è "Fulmine, un cane coraggioso. La resistenza raccontata ai bambini" di Anna e Michele Sarfatti. La storia è bella, raccontata in prima persona da Fulmine che va cercare il suo padrone partito per le montagne. Ma anche se il racconto è semplice e pensato per le elementari, in rima e con dei bellissimi disegni di Giulia Orecchia, la comprensione risulta difficile per un bambino a cui manca il contesto. E' stata difficile anche per Lucilla a cui (inopinatamente per uno di quegli errori che si fanno solo con il primo figlio) avevo già parlato di democrazia, fascismo, parlamento. Difficile anche perché hanno inserito documenti, foto e testimonianze, molto adulte.
Poi, in fondo, c'è la lettera autografa di Franco Cesana che nel 1944 è scappato di casa per raggiungere il fratello partigiano. Scrive alla mamma in agosto per raccontarle quello che ha fatto ("Dopo un po' mi si presentò l'occasione per entrare a far parte della formazione Marcello. Sei contenta?") e per rassicurarla ("Così chiudo questa mia raccomandandoti alto il morale che ormai abbiamo finito."). Franco Cesana nel 1944 aveva 13 anni e molto coraggio, ma restava un bambino e gli mancava la sua mamma. Così a settembre ottiene il permesso di andare a salutarla, ma quando rientra trova un combattimento in atto tra la sua formazione e i tedeschi e muore nello scontro.
Ci siamo fatte un sacco di domande, Lucilla ed io, su come si saranno salutati Franco e la sua mamma, su dove avranno trovato il coraggio di separarsi alla fine di quel pomeriggio. Le risposte non le abbiamo trovate, ma Lucilla alla fine mi ha detto che Franco è stato coraggioso come Fulmine, ma forse anche di più.
Così chiudo questa mia raccomandandovi alto il morale che ormai abbiamo finito.
Nessun commento:
Posta un commento