giusto per ribadire quanto detto alla festa, per evitare equivoci,
perchè in questi giorni ne ho parlato tanto con ragazzi giovani e
curiosi, che senza vergogna mi hanno rivelato di non sapere nulla della
Resistenza e non poterne più di giornate a tema nelle scuole e nei
musei, manifestazioni vuote, noiose, che ottengono l'effetto opposto a
quello immaginato da chi le impone:
il 25 aprile è una festa, la festa di tutti quelli che odiano dittatura, oppressione e prevaricazione. non si celebra come le cose morte, non si dedica come una canzonetta qualsiasi. il 25 aprile si festeggia la Resistenza, non le resistenze, quelle lasciamole agli assessori alla cultura e agli elettricisti, ma la Resistenza, quella combattuta dagli italiani contro il fascismo. per una volta gli italiani sono stati chiamati a scegliere da che parte stare e nonostante la retorica della memoria condivisa e dei bravi ragazzi di salò, una parte ha scelto la libertà. libertà che aveva molte forme e molte origini, ma in comune aveva l'antifascismo. allora ci tengo a ricordare perchè è nato il Comitato LAC: per cercare e sostenere quegli ideali che avevano animato la resistenza, per vedere se in un'italia che ha meno memoria di un anziano con l'alzheimer, orfana della testimonianza di chi la Resistenza l'ha fatta, quei valori esistono ancora.
il 25 aprile è una festa, la festa di tutti quelli che odiano dittatura, oppressione e prevaricazione. non si celebra come le cose morte, non si dedica come una canzonetta qualsiasi. il 25 aprile si festeggia la Resistenza, non le resistenze, quelle lasciamole agli assessori alla cultura e agli elettricisti, ma la Resistenza, quella combattuta dagli italiani contro il fascismo. per una volta gli italiani sono stati chiamati a scegliere da che parte stare e nonostante la retorica della memoria condivisa e dei bravi ragazzi di salò, una parte ha scelto la libertà. libertà che aveva molte forme e molte origini, ma in comune aveva l'antifascismo. allora ci tengo a ricordare perchè è nato il Comitato LAC: per cercare e sostenere quegli ideali che avevano animato la resistenza, per vedere se in un'italia che ha meno memoria di un anziano con l'alzheimer, orfana della testimonianza di chi la Resistenza l'ha fatta, quei valori esistono ancora.
crediamo che ci siano, ma che troppo spesso prevalgano l'individualismo e la presupponenza. i partigiani di oggi vanno in ordine sparso o in piccoli gruppi e spesso soccombono davanti al nuovo fascismo, alla nuova dittatura del consumismo e dell'utile.
in questi giorni ci hanno ringraziato per la nostra festa e si sono complimentati per il clima che c'era. bene! speriamo possa servire un poco a creare relazioni, collaborazioni, unità di intenti e di azione. noi dal canto nostro restiamo aperti, a tutto e a tutti, nei limiti delle nostre capacità e metteremo a frutto nell'antifascismo attivo ogni centesimo raccolto il 25 aprile.